Vuoi conoscere nuove persone? Viaggia da sola e non aver paura!

Un fatto curioso ha dato inizio a questo viaggio. Un fatto un po' spiacevole in realtá: arrivata a destinazione, nell' aeroporto di Pisa, la polizia é salita a bordo ancora prima che noi passeggeri potessimo scendere. Durante il viaggio un uomo sulla sessantina ha dato uno schiaffo ad una hostess per aver urtato il suo gomito, mentre dormiva, con il carrellino in ferro mentre distribuiva cibo e bevande ai passeggeri. C'é ben poco da aggiungere...alla maleducazione e cattiveria della gente non c'é mai fine!

Questo mio viaggio solitario tra Pisa, Bologna, Ferrara e Milano mi ha permesso di conoscere tante persone. La prima é stata Tui, passeggera spagnola diretta come me a Pisa per raggiungere il marito italiano. La dimostrazione del fatto che per fortuna ci siano ancora persone carinissime: dopo averle chiesto quale autobus avessi dovuto prendere per arrivare in centro a Pisa, si offre di farmi accompagnare dal marito in macchina. Mi raccontano le rispettive vite, il loro amore a distanza e il caso vuole che abbiano giá un viaggio in programma per la Sardegna per il prossimo settembre. E cosí ci ritroviamo a scambiarci numeri telefonici e emails cosí che li possa aiutare a pianificare a meglio la loro permanenza in Sardegna.

É grazie a Blablacar.it che raggiungo la mia prossima meta: Bologna. Il mio autista italiano era a Madrid ed é arrivato a Pisa col mio stesso volo. Cosí vuole il caso. Che piccolo il mondo!!! In macchina con noi altre due ragazze, una ha fatto la ragazza alla pari, l' altra é siciliana e ha un nome inventato, dato dall'unione delle due iniziali del nome di entrambe le nonne. Mi sembrava super originale, si sembrava...perché come al solito dimentico tutto, anche le cose che mi stupisco. Sará per questo che mi scrivo tutto? Comunque...

Vuoi conoscere nuove persone? Parti da solo! :)

In treno, da Bergamo a Ferrara, chiedo informazioni ad una ragazza seduta accanto a me, che presumo essere mia coetana. Si offre di accompagnarmi a piedi fino al centro della città, dove incontreró la mia "couchsurfinger", invece che usare la bici che si sta portando dietro, nonché quasi unico mezzo di trasporto a Ferrara.

Arrivo nella piazza centrale della cittá dove é previsto l'incontro, ma leggo un sms della ragazza che non puó raggiungermi perché é a un congresso dell'Università al quale non puó mancare. Mi manda l'indirizzo di casa sua dicendomi che troveró sicuramente le sue coinquiline. Non ho internet e fermo la prima ragazza che mi passa davanti per chiederle informazioni. Anche lei come me, ma mi porta nel bar dove aveva appena salutato i suoi amici che di sicuro mi possono aiutare. Mi mandano lo screenshot del percorso piú vicino offerto da Google Maps e raggiungo in 5 minuti la casa che mi ospiterà per due notti. In casa non c é nessuno, ma ci sono i suoi vicini: un gruppo di 5 studenti universitari che mi ospitano, mi invitano a cena, mi raccontano la loro storia. Ambra, la mia couchsurfinger, mi chiamerá preoccupata e dispiaciuta dicendomi di non poter rientrare prima delle 22:30 ma di farmi aprire la porta di casa sua dai vicini e di rilassarmi e farmi una doccia se ne avessi avuto bisogno. Non so se io mi sarei comportata nello stesso modo. Sono molto aperta e disponibile ma non credo di dar le chiavi di casa mia ad una persona con la quale ho scambiato solo alcune emails e qualche chiamata. Il mio letto é gia fatto in un salone bellissimo, in una casa tipica del ghetto ebraico che ancora conserva grafitti e sculture nella casa. Non ci posso credere... Meglio di un hotel 4 stelle e con persone magnifiche! Doccia fatta, e intanto torna Ambra e con lei le sue tre coinquiline. Ci immergiamo in lunghe chiacchierate e impariamo a conoscerci. Quattro architette della mia etá, amiche e compagne di studio. Una ha vissuto a Rio, un' altra in Giappone, l' altra é appena tornata dal suo Erasmus a Granada, dove tornerá a breve. Non posso che rimanere ipnotizzata e affascianata dai loro racconti. Ma non ci possiamo trattenere ancora a lungo in chiacchiere, cosí finalmente é ora di dormire. Domani é un giorno importante per me.

Il giorno importante per me é andato e chissá se si dimostrerá tale anche nei prossimi mesi... Aspetteremo, incrociando le dita!

Un aperitivo, una chiacchierata, una nottata ancora in compagnia di 4 giovani ragazze italiane che mi hanno accolta nella loro casa come un'amica di sempre, m fanno credere che esistano ancora belle persone pronte a dare ancora prima di ricevere... Ed è giá ora dei saluti.

Un ritardo del treno per Bologna, la paura reciproca di perdere la coincidenza per il successivo mezzo di trasporto per l'ennesima destinazione di questo piccolo viaggio, e mi ritrovo in chiacchiere con un giovane ufficiale dell'areonautica seduto accanto me. Mi scambia per una ragazza Erasmus spagnola e si complimenta per come parli bene l'italiano. Oddio, c'è qualcosa che non va! Nessun italiano crede che io sia sarda mah... Le decine di minuti di attesa e il tragitto Ferrara-Bologna ci permettono di raccontarci in poco meno di un'ora le nostre rispettive vite.

É ora di conoscere altre quattro persone. In viaggio é davvero inevitabile, soprattutto viaggiando da sola. Volendo o non volendo ti ritrovi a parlare con una successione di persone mai viste prima, di tutte le etá, uomini e donne. Questa volta si tratta di 4 uomini con i quali condivido il viaggio in macchina con blablacar fino a Milano. É incredibile come le mie ansie e paure quotidiane legate a studio, lavoro, preoccupazioni, stress, in viaggio magicamente spariscano. Anche in queste circostanze. C'é il momento "Sono incoscente! Forse sarebbe stato meglio prendere un altro treno e condividere il viaggio con chissá quante persone...". Ma no, non é lo stesso, va bene cosí, fidiamoci delle persone. E infatti anche le faccie che in un primo momento ispirano poca fiducia, mostrano in pochi minuti di conversazione padri di famiglia, lavoratori che hanno trascorso la propria vita sui campi rimboccandosi le mani, o studenti che come me attendono il fine settimana per evadere dalla routine o si fanno 3 ore di viaggio per raggiungere la fidanzata. E anche io mi ritrovo a raccontare il mio perché. Perché mi trovo in quella macchina con direzione Milano.

E finalmente ci siamo. Sono in stazione centrale e incontro lei. Un'amica recente ma presente giorno e notte, nel bene e nel male, una spalla su cui poter contare, un braccio su cui potersi aggrapare. La mia piccola bionda tanto diversa quanto simile a me, imbucata alla mia festa di laurea e presente da allora quotidianamente nelle mie giornate. Lei venuta a Milano per unire il dovere con il piacere, l'utile con il dilettevole. Grazie!

E poi c'é lui l'amico al quale non puoi affidare la tua borsa al mare prima di entrare in acqua, perché si addormenterá e non si accorgerá quando te la ruberanno. A me é successo cosí. Grazie eh ;) ma non rifaró mai piú questo errore! Sbagliando si impara ;)

Cosí iniziai a volergli bene e da allora non siamo ancora riusciti a litigare, nonostante l'impegno :) Grazie anche a lui per tutto e per aver reso migliori questi pochi giorni.

Una Milano calda, fin troppo e sono solo i primi di Maggio. Una Milano vista con occhi diversi, se pur per cosí poco tempo, ma che mi ha regalato il pranzo e la cena che desideravo da mesi. La dieta é una promessa, ma non una garanzia. :) Una buona pizza napoletana, integrale con straciatella di bufala, rucola e pomodorini e ancora un risotto alla milanese hanno avuto la meglio. Da leccarsi i baffi!!!

Potrei dimenticarmi mai di lei, collega universitaria, compagna di viaggi, con la Turchia nel cuore e il sogno reciproco di ritrovarci di nuovo sedute assieme in un aereo, questa volta con direzione Africa!? Lo diciamo da sempre, chissá se un giorno, tempo e impegni permettendo, ci riusciremo davvero. Io sono positiva, come sempre parlando di viaggi... Anche lei ora é a Milano, con un nuovo progetto, una nuova vita...In bocca al lupo amica!

Che tristezza peró quando é giá ora dei saluti...

Mi aspettano altre 4 ore di blablacar, con direzione Pisa questa volta. Ora sono le 3:35 del mattino e sono qui davanti all'aeroporto in attesa del mio aereo per Madrid, anzi in attesa che aprano le porte dell'aeroporto...chiuso fino alle 4... tirando le somme su questi pochi giorni super piacevoli ma giá con il battito cardiaco accelerato all'idea di ritornare sui libri e dietro ad una scrivania.

In attesa del prossimo viaggio...

Cinzia.

Pisa, 10/05/2015

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