Il primo mese come Aupair in Francia
- cysmile13
- 17 oct 2015
- 6 Min. de lectura

Non é stato il mio primo contatto con la cultura francese.
Durante il mio Erasmus in Inghilterra, due anni fa, ho trascorso ben dieci mesi
con due coinquilini francesi scoprendo le loro stranezze e i loro pregi.
Ho stretto un'amicizia particolare con una delle cinque ragazze francesi del mio edificio, e ho avuto modo di conoscerla meglio durante diversi viaggi assieme tanto in Sardegna quanto in Francia.
Differenze e somiglianze ci accomunano, ma non é mai stato un problema.
Sono proprio le differenze con la cultura italiana che piú mi incuriosiscono...
Cosí eccomi in Francia da ormai un mese, a conoscere meglio un Paese del quale so ancora molto poco.
Come ho giá avuto modo di parlare in altri due articoli precedenti a questo (vedi i seguenti link: link 1 e link 2) mi trovo in un piccolo paesino francese a 20 chilometri dalla Svizzera e a 100 chilometri dall'Italia. Stanca della vita di città, e dopo aver concluso un Master in Project Management per lo Sviluppo Agricolo a Madrid, ho pensato di trascorrere un periodo della mia vita lontano dalla frenetica vita in città. Inizialmente ho pensato di trattenermi alcuni mesi in Sardegna e aiutare la mia famiglia nella loro attività, prima di realizzare un progetto che ho in mente per la mia bellissima terra. Cosciente che la Sardegna ha ben poco da offrirmi, soprattutto in questo momento della mia vita, in cui non ho un euro da investire, ho pensato di rimandare il mio progetto iniziale.
Non é stato facile decidere quale fosse la migliore scelta per me e per le persone che amo. Prendere una decisione non é mai facile, soprattutto quando si tratta di salutare per l'ennesima volta la mia famiglia e il mio fidanzato. Ma per fortuna sono circondata da persone che rispettano le mie scelte e che sanno quanto sia importante tutto ció per cui sto lottando. Non gliene saró mai grata abbastanza! Dunque, prendere una decisione con l'appoggio e il sostegno delle persone che amo ha reso tutto piú semplice. Mi sono bastati pochi giorni per decidere e, mentre le vacanze estive giungevano al termine, con il rientro del mio fidanzato in Spagna, io avevo già deciso che, questa volta, era la Francia ad attendermi.
Ripeto non é stato facile, ma sono molto felice della mia scelta!
Il mio obiettivo é proseguire gli studi e concludere la Magistrale in Relazioni Internazionali nell'Universitá di Cagliari e apprendere il francese, lingua molto importante per un futuro lavorativo in questo settore, che spero presto di poter inserire nel mio Curriculum Vitae. Migliorare l'inglese e ottenere un certificato di lingua inglese riconosciuto a livello internazionale é l'altro mio grande obiettivo. Quale migliore soluzione se non vivere in una famiglia bilingue inglese e francese? Se poi oltre a poter praticare costantemente le lingue, dalla mattina alla sera, mi viene offerto vitto e alloggio gratuito in cambio di una trentina di ore settimanali di babysitting, piú uno stipendio part time e una macchina con benzina a mia disposizione... Potevo mai lasciarmi sfuggire questa occasione? Ovviamente no!
Ripeto, niente é facile come sembra! Ma é una grande, anzi grandissima, opportunitá che non mi posso lasciar scappare! Ed eccomi qui a mettere sulla bilancia tutti i lati positivi e negativi di questo primo mese in Francia. Inutile dire che se mi trovo ancora qui, gli aspetti positivi di questa nuova esperienza prevalgono sui negativi.
Vivo in un piccolo paradiso in cui la vita mondana é inesistente. Il verde dei prati e delle montagne ha qualcosa di speciale, cosí come l'azzurro del lago ad appena cinque minuti da casa. I paesaggi e la natura, che circondano la mia nuova casa, sono in assoluto ció che più mi aiuta a sorridere di primo, anzi primissimo, mattino quando i bambini mi svegliano. Non importa che sia sabato, domenica o lunedí, non esiste la sveglia, la corsa dei bambini, le loro urla, la televisione mi sveglieranno sicuramente prima di quando avessi voluto. Tasto dolente! La mia stanza, bellissima, si trova al primo piano in una parte della casa separata dalle camere del resto della famiglia. Ho il mio bagno privato e voi penserete -la giusta indipendenza e privacy. Tutt'altro. A separare la mia cameretta dal solotto sottostante (unica stanza con la TV) c'è solo una scala ma nessuna porta. Questo spiega perchè ogni santa mattina, compreso il weekend, io venga regolarmente svegliata dai bimbi. Santa pazienza! Inviatemene una scatola piena per il mio 25esimo compleanno, please!
Aspetto con ansia i fine settimana per convincermi di poter resistere fino alla settimana successiva, e cosí via. É grazie a loro che sono qui, ai fine settimana, e ad un gruppo di ragazze splendide con cui ho stretto amicizia. Provenienti da ogni angolo del mondo, Australia, Venezuela, Messico, Stati Uniti, Spagna, Italia, Svezia, Finlandia, Scozia, si trovano in Francia, come me, come au pair, per un anno. Ci capiamo, ci confidiamo e ci divertiamo come se ci conoscessimo da una vita! Non importa se la scozzese ha compiuto 18 anni solo due settimane fa, se la spagnola ha 28 anni, se una ragazza é europea, americana o australiana, se una é estremamente religiosa e una atea, non ci sono differenze, non ci sono antipatie, il fine settimana é il nostro grande momento per star bene assieme tra pub, discoteche, feste a casa, una buona pizza o una piacevole camminata in montagna.
Amo riempire le mie giornate, tanto nel weekend, quanto durante la settimana. Se vedeste il mio timetable settimanale, pensereste che sono una pazza. Il mio fidanzato me lo ripete tutti i giorni... :) una smemorata come me, che vuole fare mille cose al giorno, non potrebbe fare diversamente. La mattina alle 7:30 preparo la colazione ai bimbi, li vesto e per le 8:15 devo accompagnarli a scuola. Il lunedi e il giovedí escono alle 15:00, il martedí e il venerdí alle 16:30, il mercoledí alle 11:30, mentre il sabato e la domenica sono a casa. Il martedí e il giovedí ho lezione di francese dalle 9 alle 12. Il lunedí e il venerdí studio per l'universitá. Il martedí e il mercoledì mattina studio inglese per la preparazione dell'Ielts. Il lunedí, il mercoledí e il venerdí porto la piccola a fare danza classica, equitazione e danza artistica. Il giovedí porto la grande a fare bricolage. Il venerdí porto il maschietto in ospedale. Altro tasto dolente! Il lunedí, mercoledí e venerdí notte faccio sport. Il martedí e il giovedí notte guardo un telefilm francese. Mi sembra pur normale dover mettere tutto su carta, o no? Altrimenti divento davvero matta, più di quanto lo sia già!
Poi c'é qualcosa che stravolge tutto il mio timetable. Ogni sei settimane di scuola, i bambini hanno due settimane di vacanza. Le prossime due settimane, per l'esattezza! Datemi l'in bocca al lupo! Questo significa solo una cosa: dalle 7:30 del mattino alle 7:30 di sera, per ben due settimane, tre piccole pesti di 7, 10 e 12 anni saranno a casa con me, e io non avró un secondo per me!!!
Il maschietto é un bambino di 10 anni. Occhioni verdi/azzurri e capelli biondi/rossi, davvero particolare. Molto bello, e molto vivace, come tutti i bambini della sua etá. Purtroppo é piú problematico dei bambini della sua etá, e purtroppo i genitori non mi hanno spiegato cosa avesse esattamente fino a qualche settimana successiva al mio arrivo. E' un bambino complicato, un giorno é solare, il giorno dopo violento. Sente, ma non ascolta. Non si veste da solo la mattina. Ha difficoltá di concentrazione. Non si sa cosa abbia esattamente, ed é per questo che tutti i venerdí mattina lo porto in ospedale. La situazione é davvero difficile e ho comunicato alla famiglia che non so quanto a lungo potró sopportare la situazione. In realtá ho dato loro un mese di tempo per trovare un'alternativa al mio aiuto, io non ho nessuna intenzione di trascorrere i prossimi mesi in questo modo.
Questo ovviamente non é l'unico motivo che mi ha portata a prendere questa decisione. Niente é come sembra, ripeto ancora. La macchina non é a mia disposizione cosí come mi era stato fatto credere, e nonostante la famiglia sia bilingue in casa parla solo ed esclusivamente inglese. Praticare l'inglese é sicuramente qualcosa di positivo per me, peró io mi trovo attualmente in Francia per imparare il francese e il corso non é abbastanza. Il tempo vola, i 25 anni sono vicini, e ormai ho l'etá per cercare un lavoro, un lavoro vero peró, il lavoro che sogno, e non posso perdere ulteriormente tempo.
Molti sono stati i giorni difficili, ma non voglio arrendermi. Il francese voglio impararlo, non so quanto tempo mi servirá, ma sono convinta che se rimarró in questa casa non lo impareró mai! Bisogna prendere delle scelte, e io non mi tiro certo indietro. La scelta l'ho presa, e non é quella di tornare a casa. Tra un mese mi trasferiró in un'altra famiglia, questa volta francese, con la speranza di essere piú fortunata, questa volta. Fortunatamente rimarró in questa zona della Francia, i cui paesaggi e colori mi hanno fatta innamorare. Mi sposteró di appena 50 chilometri, questa volta al nord del Lago Leman, sempre a 15km dalla Svizzera e da Ginevra.
Non sarà facile rifare le valige, salutare questa famiglia, far parte di una nuova, cambiare scuola di francese, abituarmi a nuovi ritmi, stringere nuove amicizie... peró, nonostante tutto, voglio pensare che sia una gran fortuna poter scegliere e decidere cosa sia meglio per la mia vita.
17.10.2015
Cinzia
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