El Camino de Santiago de Compostela
- cysmile13
- 6 mar 2016
- 9 Min. de lectura

1. Il Cammino di Santiago: cos'é?
E’ un percorso millenario che i pellegrini percorrono attraverso la Francia, la Spagna, il Portogallo per arrivare a Santiago de Compostela, nella punta estrema della Galizia. Il Cammino ha origini religiose ma, oggi, ben pochi lo percorrono con questo scopo. La maggior parte dei pellegrini partono alla ricera della pace e tranquillità interiore, che riescono a raggiungere grazie al contatto profondo con la natura e con se stessi.
2. Perché fare il Cammino di Santiago?
Il Cammino di Santiago è un’esperienza unica, indimenticabile, difficile da descrivere.
A tanti sembra una perdita di tempo o addirittura una pazzia percorrere tantissimi chilometri a piedi sotto la pioggia o sotto un sole cocente ma, credetemi, è un viaggio che cambia la vita. La routine giornaliera, il traffico, il lavoro, lo studio, la televisione, lo stress non aiutano affatto a trovare un contatto con se stessi e ad osservare le piccole e importanti emozioni che ci regala la vita. Durante il cammino riuscirete ad osservare il mondo sotto tanti altri punti di vista. E’ il silenzio e il contatto con la natura che aiutano a dimenticare i problemi, a trovare la pace interiore. Incontrerete tanti pellegrini, nuovi e brevi compagni di viaggio, ognuno con la sua vita e le sue difficoltà, i cui racconti vi aiuteranno a rendervi conto che non siete i soli ad affrontare giorno per giorno delle difficoltà e soprattutto che i problemi della vita sono posti dalla nostra mente.
Perchè fare il Cammino di Santiago dunque? Dipende, ognuno ha la sua motivazione, religiosa, spirituale, sportiva, collettiva, ecoturistica... La verità è che tutti i pellegrini si rendono conto che l’importanza del cammino non è rappresentata dalla meta che si raggiunge, ma è insita nel fare il cammino stesso.

3. In quale periodo dell'anno?
Il Cammino di Santiago puó essere percorso durante tutto l'anno, ma se posso darvi un consiglio io eviterei l'inverno cosí come l'estate. A mio avviso i mesi migliori per farlo sono Aprile/Maggio e Settembre/Ottobre: in questo modo eviterete i mesi delle piogge e in assoluto piú freddi dell'anno, cosí come i piú caldi e piú turistici. D'inverno la borsa peserà molto di piú rispetto alle stagioni piú calde, mentre d'estate bisogna mettere la sveglia molto presto se si vuole trovare un letto nell'ostello successivo. Spesso ci sono cosí tanti pellegrini che si rischia di non trovare posto dove dormire, rischio che non si corre certamente d'inverno. Al contrario, d'inverno é difficile, ma non impossibile, trovare ostelli e ristoranti aperti durante il cammino! Non voglio scoraggiarvi, anche d’inverno ci sono alcune tappe giornaliere consigliate dove di sicuro troverete almeno un ostello pubblico e uno privato dove dormire, e qualche punto ristoro. Ma ripeto, se volete un consiglio, io opterei per le stagioni intermedie.
4. Soli o in compagnia?
La risposta non è affatto scontata.
Il Cammino non è assolutamente pericoloso e può essere percorso da soli o in compagnia. In Spagna i pellegrini sono di casa: la loro presenza è accettata da secoli con simpatia e cordialità. Il Cammino è inoltre segnalato benissimo, attraverso continue indicazioni e simboli, primo tra tutti una conchiglia gialla su uno sfondo azzurro o semplici frecce gialle.
Personalmente sconsiglio ad una donna di percorrere il Cammino da sola d’inverno, ma sono in tante a farlo. In realtà anche volendo partir soli, non lo si è mai. Essere soli consente sempre di fare più amicizia, di unirsi a gruppi di persone per poche ore, per alcuni giorni o per tutto il cammino. La compagnia arrichisce: c’è molto tempo per parlare, come anche per starsene in silenzio. In compagnia si sopporta meglio la fatica, ci si aiuta nei momenti di difficoltà; tuttavia il cammino è un’esperienza così intima e personale che va goduta in solitudine. Si può partire in due ma bisogna essere una coppia ben collaudata e pronta a dividersi lungo il cammino, altrimenti c’è il rischio di litigare.

5. A quale etá?
Non si può tracciare un “identikit” del pellegrino di Santiago de Compostela. Non c’è un’età giusta e non è necessario avere una particolare forma fisica. Il Cammino è per tutti, basta volerlo!
La lunghezza del cammino mette a dura prova il fisico e il morale ma non va oltre la semplice escursione su sentieri ben tracciati e battuti.
6. Quanti Cammini ci sono?
Esistono più di sette Cammini e tutti portano a Santiago de Compostela.
1. Cammino Francese (775km, 31 tappe): è il più frequentato, quello classico che ha origine a Saint Jean Pied de Port o Roncesvalles in Francia.
2. Cammino del Nord (815km, 32 tappe): segue tutta la costa atlantica partendo da Irun.
3. Via della Plata (705km, 26 tappe): ha origine a Seviglia.
4. Cammino Primitivo (268km, 10 tappe): ha origine a Oviedo.
5. Cammino Inglese (115km, 6 tappe): ha origine a La Coruña o Ferròl.
6. Cammino Portoghese (119km, 6 tappe): ha origine a Ponte de Lima.
7. Cammino a Finisterre: ha origine a Santiago e porta alla puntà più estrema del mondo, così si credeva, Finisterre (=dove finisce la terra). Arrivati a Finisterre, termine ultimo del pellegrinaggio, è tradizione bruciare gli abiti del pellegrinaggio stesso e immergersi nell’Oceano per un bagno purificatore.
8. Cammini minori...

7. Dove dormire e mangiare durante il Cammino?
Lungo il cammino troverete numerose strutture dove potete fermarvi per mangiare e per riposarvi. Normalmente i luoghi eletti dai pellegrini sono i cosiddetti “albergues” che non sono albergi, ma umili ostelli. Gli ostelli pubblici hanno un costo di 6 Euro, mentre quelli privati hanno un costo che oscilla tra i 9 e i 15 Euro a notte. Uomini e donne, di tutte le età, nazionalità e religione, dormono insieme in grandi camerate con letti a castello, generalmente sprovvisti di lenzuola. E’ indispensabile che portiate con voi, soprattutto d’inverno, un sacco a pelo.
Certo bisogna avere spirito di adattamento... spesso gli odori non sono gradevoli, altre volte c'é chi russa, o ancora chi si è dimenticato di rimuovere la suoneria del cellulare durante la notte. Se non avete spirito di adattamento, è possibile trovare alloggio anche presso alberghi o case private.
Vicino agli “albergues” ci sono sempre punti ristoro dove poter fare colazione e pranzare/cenare a prezzi sostenuti. La Spagna in generale non è un Paese in cui si spende tanto per mangiar fuori. Non pensate di trovare croissant appena sfornati o pizzette sfoglia per colazione. Cappuccino, cioccolata o una spremuta, vengono spesso accompagnati con pane tostato servito con marmellata o olio d’oliva e pomodoro, a seconda delle preferenze.
Vi consiglio di acquistare per i vostri lunghi 25 e più chilometri di cammino giornalieri, acqua, frutta e cioccolato. D’inverno è molto difficile incontrare bar o supermercati aperti lungo il Cammino, non dimenticate che, a parte poche cittadine, attraverserete lunghe campagne e piccoli paesini con poche decine di case.
Per pranzo e cena potete concedervi un pasto più sostanzioso e con un budget limitato, tra gli 8 e i 10 Euro, vi verrà servito un primo e un secondo piatto, il dolce e il caffè.
Consiglio gastronomico: non potete tornare senza aver provato “el pulpo a la gallega”, un polpo molto saporito grazie alla presenza di un mix di peperoncino dolce e piccante insieme, e spesso accompagnato da patate bollite.
8. Quanto costa?
Rispondere non è certo facile.
Vi racconto brevemente la mia esperienza così da darvi un’idea.
Io sono partita da Cagliari, mia città natale. Purtroppo non vi è un volo diretto con Santiago de Compostela, e negli ultimi mesi è stato eliminato anche quello con Madrid. Per questo motivo sono stata costretta a prendere due voli aerei Ryanair (Cagliari-Milano e Milano-Madrid) per un costo complessivo di 40 Euro. Io ho percorso gli ultimi 115 km del Cammino francese, esattamente da Sarria a Santiago. Per raggiungere Sarria, da Madrid, ho preso un treno (compagnia Renfe) ad un costo di 30 Euro, ma vi suggerisco altre due alternative: l’autobus (Alsa) o la macchina (Blablacar), ad un prezzo leggermente più basso. Terminato il vostro Cammino, raggiunta Santiago de Compostela, per raggiungere l’aeroporto potete prendere un autobus dalla stazione centrale al costo di 3 Euro, il cui tragitto (17 chilometri) ha una durata di circa 30 minuti. Da lì, io ho volato con EasyJet questa volta con destinazione Ginevra, città nella quale sto vivendo attualmente, ad un costo di 100 Euro.
Dunque per riassumore, solo per il trasporto ho speso complessivamente 173 Euro.
Durante il Cammino, il costo dipenderà da quanti chilometri vogliate percorrere, e dunque da quanti giorni durerà il vostro pellegrinaggio. Io ho percorso 115 km in cinque giorni: sono arrivata a Sarria un lunedì sera, iniziato il cammino il martedì mattina e la domenica mattina avevo già il volo per rientrare. Considerato un costo medio di 10 Euro a notte, e un costo giornaliero di 20 Euro per i pasti, ho speso circa 60 Euro per dormire e 100 Euro per mangiare. Altri 160 Euro si aggiungono ai 173 Euro precedenti, e siamo a 333Euro.

Cos’altro? Ovviamente bisogna essere attrezzati con roba adatta al cammino a seconda della stagione, che potrebbe comportare ulteriori spese. Io personalmente ho acquistato tutto il necessario su Decathlon.
9. Il Cammino puó essere percorso solo a piedi?
Assolutamente no. Nonostante la maggior parte dei pellegrini decidano di percorrelo a piedi, c'é anche chi decide di percorrerlo in bicicletta o a cavallo, o ancora in sedia a rotelle.
10. Viaggio fai da te o organizzato?
Assolutamente fai da te. Non c’è nulla da organizzare, tanto meno è necessario rivolgersi ad un’agenzia. Durante il mio Cammino non avevo nè internet, nè mappe, nè guide turistiche. Il percorso è segnalato, non c’è da sbagliare e il miglior modo per trovare un buon ristorantino o un posto accogliente dove trascorrere la notte è chiedere alle persone locali.

11. Cosa mettere nello zaino?
Lo zaino non deve pesare più del 10% del vostro corpo. È dunque molto importante che portiate lo stretto indispensabile, dipendendo dalla stagione in cui decidete di percorrere il Cammino. Non deve mai mancare:
-Documenti (carta d'identità e tessera sanitaria)
-La credenziale
-Saponetta di marsiglia (per lavarsi e per lavare eventualmente la roba)
-Kit di pronto soccorso (filo e ago per le vesciche, vasellina, betadine, voltaren...)
-Corda e mollette per stendere (utile d'estate ma non d'inverno)
-Infradito
-K-way
-Tappi per le orecchie
-Una lanterna
-Zaino da 40lt con cinghie da legare in vita e al petto, schienale rinforzato per attutire il contatto con la schiena, preferibilmente con tasconi laterali
-Copri zaino impermeabile
-Cappello (meglio se impermeabile)
-Asciugamano in microfibra
-Sacco a pelo
-Bastoncini da trekking (aiutano parecchio, soprattutto in salita)
-Abiti adatti e biancheria in microfibra ( 2 felpe in pile, 2 magliette a maniche corte, 3 mutante, 3 paia di calze, 2 pantaloni lunghi d’inverno, 1 paio di pantaloni antipioggia, 1 giacca a vento impermeabile e imbottita)
-Occhiali da sole
12. La “giornata tipo” di un pellegrino
La sveglia suona relativamente presto ed è consigliabile mettersi in cammino non più tardi delle 8:30/9:00, dopo aver fatto un’abbondante colazione.
Dopodichè il pellegrino percorrerà una media di 25 chilometri giornalieri in circa 7 ore di cammino a seconda delle pause necessarie. Arrivati a destinazione, si cerca un albergue, ci si concede una doccia calda e si va a cena spesso in compagnia di altri pellegrini.
13. Come faccio a non perdermi?
Il Cammino è segnalato in maniera eccellente e le possibilità di perdersi sono bassissime. Ci sono tre tipi di segnalazioni da seguire. La prima è la “concha” (conchiglia), che troverete inserita nel cartello ufficiale (gialla su sfondo blu), dipinta sui muri, negli incroci, sui pali della luce, scolpita nelle pietre: è ovunque! La seconda è la “flecha amarilla” (freccia gialla), anch’essa onnipresente. La terza sono le pietre militari, posizionate lungo il cammino a cadenza prefissata. Un quarto tipo di inidicazione sono i sassi. La credenza vuole che il pellegrino porti con sè un sasso che rappresenta le sue colpe e il suo passato, da abbandonare lungo il cammino, in quanto il pellegrinaggio spoglia di tutti i peccati.

14. Credenziale, Compostela, Botafumeiro: cosa sono?
-La Credenziale é un documento che contiene le generalità del pellegrino e che consente il libero accesso ai servizi degli Albergues. Io l’ho richiesto a Madrid a la “Real Iglesia Parroquial de Santiago y San Juan Batista”, ma può anche essere richiesto su internet (www.confraternitadisanjacopo.it ) o direttamente nella parrocchia della città nella quale si inizia il Cammino. Non è altro che un Passaporto nel quale devono essere presenti un minimo di due timbri per ogni giorno di Cammino. I timbri verranno messi negli albuergues nei quali alloggerete, nei bar/ristoranti nei quali vi fermerete a mangiare, nelle chiese che visiterete durante il Cammino.
-La Compostela è una pergamena in latino, rilasciata dall’ufficio per il pellegrino, a lato della Cattedrale, che accredita il pellegrinaggio a Santiago e si riceve solo se si arriva a Santiago percorrendo gli ultimi 100 km a piedi o a cavallo, o gli ultimi 200 km in bicicletta, e mostrando la Credenziale.
-Il Botafumeiro è un enorme incensiere che si utilizzava fin dall'Età Media per purificare l'aria della Cattedrale di Santiago ricolma di pellegrini. Misura 160 cm, pesa 68 kg (100kg caricato di carbone e incenso) e sono necessari 8 uomini per agitarlo, raggiungendo una velocità di 68 km/h. Lo ritengo uno dei simboli del Camino de Santiago de Compostela e vi consiglio di assistere ad una messa nella Cattedrale dove, se siete fortunati, lo vedrete in movimento e sono sicura che vi verrà la pelle d’oca, così come è successo a me.
15. Consigli per il Cammino
-Non utilizzare scarponi nuovi
-Scarponi e zaino sono i fondamenti del pellegrino, tutto il resto è accessorio
-La notte e la mattina massaggia i piedi usando vasellina
-Porta sempre con te frutta secca e cioccolato
-Inizia a camminare la mattina presto
- D'inverno il sacco a pelo é indispensabile
-Se hai bolle o vesciche ai piedi attraversale con ago e filo disinfettati. Fai in modo che il filo rimanga dentro la bolla e di tanto in tanto muovilo cosí da permettere al liquido di uscire. Non tagliare la pelle né il filo, aspetta che cadano in modo naturale
-Tieni sempre d'occhio i tuoi oggetti personali
-Portatevi i tappi per le orecchie, non si sa mai che il vostro vicino di letto russi
-Il peso dello zaino non dovrebbe superare il 10% del vostro peso. Portatevi il minimo indispensabile!
-500 gr in più nello zaino fanno la differenza. Dimenticate il “non si sa mai”....
-Consiglio di chiudere gli oggetti in buste di plastica, sia per organizzarli in “gruppi” facilmente riconoscibili, sia per evitare che si bagnino in caso di pioggia.

Buen camino!
Cinzia,
06.03.2016
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