Viaggiare mi ha insegnato tanto...
- cysmile13
- 21 may 2017
- 2 Min. de lectura

Viaggiare mi ha insegnato tanto soprattutto a non stupirmi di nulla:
ragazze inglesi in vestitino e tacchi a spillo sotto la pioggia e due gradi; spaghetti alla bolognese in barattoli di latta al supermercato; una signora che attraversa la strada in accappatoio; "edicole a cielo aperto": prendi il giornale e lasci due franchi nell'apposita scatola, tutto normale qui in Svizzera; che studiare, lavorare, fare un tirocinio, avere una vita sociale e viaggiare allo stesso tempo è possibile ma che è arrivato il momento di un po' di stabilità forse; infradito vietate nelle piscine pubbliche i funghi probabilmente esistono solo in Italia, mah; quindicenni che si cambiano in metro per andare in discoteca, sì, come se fossero in camera loro; abbinamento calze e infradito, la comodità assoluta; fiducia e responsabilità datami da assoluti sconosciuti, chiavi di casa, della macchina, carta di credito, bambini di pochi mesi da intrattenere in una jacuzzi; persone di colore che studiano, lavorano, fanno sport, vanno al cinema non vivono in strada e non sono costrette a fare i lavori più umili così come da noi, purtroppo; che le vacanze estive non sono per tutti al mare e che la montagna regala una vista da togliere il fiato; che sole e neve sono un abbinamento perfetto così come il sole e il mare in Sardegna; la pasta senza sale, ecco perché non ne mangio più; che l'Italia ha tanti contro ma anche tanti pro; che la cucina italiana è insostituibile ma che gli italiani non sono curiosi di provare altri piatti e non sanno cosa si perdono; che in aeroporto a Ginevra la fila è più lunga per chi ha la priorità imbarco piuttosto che per i comuni mortali; che nessuno litiga per chi è arrivato prima o dopo in aeroporto, alle poste, in banca semplicemente perché tutti rispettano la fila; che tutto il mondo è paese; il lavoro scarseggia ovunque e le conoscenze aiutano sempre; ovunque tu vada troverai un sardo; qualcuno vi chiamerà per nome mentre state viaggiando da soli all'estero; ritrovare due vecchi amici per caso nello stesso bar, un bar qualunque, come se Londra fosse piccola; o ancora, giusto ieri parlo dopo tempo con una amica di Cagliari che vive all'estero da anni e scopro prima, che ha lavorato nello stesso albergo dove inizierò a lavorare a brevissimo e poi, che una ragazza finlandese che mi ha chiesto di ospitarla tramite il sito couchsurfing è una sua amica.
Sì, il mondo è davvero piccolo e ormai non mi stupisco più di nulla :)
Ginevra, 21.05.2017 Cinzia
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